12 Marzo 2016

Disturbi correlati a eventi traumatici o stressanti

I  disturbi correlati a eventi traumatici o stressanti comprendono quei disturbi in cui l’esposizione a un evento traumatico  stressante è elencata esplicitamente come criterio diagnostico.

La sofferenza psicologica che segue un evento traumatico e stressante è molto variabile. E’ chiaro tuttavia che gli individui sottoposti a un evento traumatico o stressante mostrano un fenotipo in cui , piuttosto che sintomi basati sull’ansia o sulla paura, le caratteristiche cliniche più evidenti sono sintomi aneddotici e distrofici, sintomi di rabbia e aggressività esternalizzate oppure sintomi dissociativi.

 

DISTURBO REATTIVO DELL’ATTACCAMENTO

  1. Un pattern costante di comportamento inibito, emotivamente ritirato nei confronti dei carrettiere adulti, che si manifesta con la presenza di entrambi i seguenti criteri.
  1. Il bambino cerca raramente o minimamente conforto quando prova disagio
  2. Il bambino risponde raramente o minimamente al conforto quando prova disagio

B. Persistenti difficoltà sociali ed emotive caratterizzate da almeno due dei seguenti criteri

  1. minima responsività sociale ed emotiva agli altri
  2. Emozioni positive ridotte
  3. Epsisodi di irritabilità ingiustificata, tristezza o timore, che si mostrano evidenti anche durante interazioni non pericolose con carrettiere adulti

C. Il bambino ha vissuto un pattern estremo di cure insufficienti come evidenziato da almeno uno dei seguenti criteri:

  1. Trascuratezza o deprivazione sociale nella forma di una persistente mancanza di soddisfazione dei fondamentali bisogni emotivi di conforto, stimolazione o affetto da parte dei caregiver adulti
  2. Ripetuti cambiamenti dei carrettiere primari, che limitano la possibilità di sviluppare attaccamenti stabili (es frequenti cambiamenti di affidatari)
  3. Allevamento in contesti insoliti, che limitano gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi (es istituti con elevato numero di bambini per cargiver)

D. Si presume che l’accudimento descritto nel criterio C sia responsabile del comportamento disturbato descritto nel Criterio A

E. Non sono soddisfatti i criteri per il disturbo dello spettro dell’autismo

F. Le difficoltà si manifestano prima dei 5 anni

G. Il bambino ha un’età evolutiva di almeno 9 mesi

Specificare se 

  Persistente se il disturbo è stato presente per più di 12 mesi

Specificare la gravità attuale:

Il disturbo reattivo è specificato come grave quando il bambino presenta tutti i sintomi del disturbo e ogni sintomo è manifestato a un livello relativamente alto.

 

DISTURBO DA IMPEGNO SOCIALE DISINIBITO

 

DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO.

NOTA: I seguenti criteri si riferiscono a adulti, adolescenti e bambini di età superiore a 6 anni. per i bambini sotto i 6 anni si consultino i criteri corrispondenti riportati più avanti.

A. Esposizione a morte reale o minaccia di morte, gravi lesioni oppure violenza sessuale in uno (o più) dei seguenti modi:

1. Fare esperienza diretta dell’evento/i traumatico/i.
2. Assistere direttamente a un evento/I traumatic/i accaduto ad altri.
3. Venire a conoscenza di un evento/i traumatico/i accaduto a un membro della famiglia oppure a un amico stretto. In caso di morte reale o minaccia di morte di un membro della famiglia o di un amico, l’evento/i deve essere stato violento o accidentale.

4. Fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli avversivi dell’evento/i traumatico/i (per es. I primi soccoritori che raccolgono resti umani, agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori).

Nota: il criterio non si applica all’esposizione attraverso media elettronici, television, film, o immagini, a meno che l’esposizione non sia legata al lavoro svolto.

B. Presenza di uno (o più) dei seguenti sintomi intrusivi associati all’evento traumatico/i, che hanno inizio

 

Successivamente all’evento traumatico/i:

1. Ricorrenti, involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell’evento traumatico;

2.Ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e/o le emozioni del sogno sono collegati all’evento/i taumatico/i;

3.Reazioni dissociative (per es. flashback) in cui il soggetto sente o agisce come se l’evento/i traumatico/i si stesse ripresentando (Tali reazioni possono verificarsi lungo un continuum, in cui l’espressione estrema è la complete perdita di consapevolezza dell’ambiente circostante);

4.Intensa o prolungata sofferenza psicologica e marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento/i traumatico/I;

5.Marcate reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento/i traumatico/i;

C. Evitamento persistente degli stimuli associate all’evento/i traumatico/i, iniziato dopo l’evento/i traumatico/i ,come evidenziato da uno o entrambi I seguenti criteri:

1. Evitamento o tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all’evento/i traumatico/i

2. Evitamento o tentativi di evitare fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associate all’evento/i traumatico/i

D. Alterazioni negative di pensieri e emozioni associati all’evento/i traumatico/i iniziate o peggiorate dopo l’evento/i traumatico/i come evidenziato da due o più dei seguenti criteri:

1.Incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell’evento/i traumatico/i (dovuta tipicamente ad amnesia dissociative e non ad altri fattori come trauma cranico, alcol o droghe)

2.Persistenti ed esagerate convinzioni o aspettative negative relative a se stessi, ad altri o al mondo (per es. “Io sono cattivo”, “Non ci si può fidare di nessuno”, “Il mondo è assolutamente pericoloso”, “Il mio intero sistema nervosa è definitivamente rovinato”).

3.Persistenti, distorti pensieri relative alla causa o alle conseguenze dell’evento/I traumatic/I che portano l’individuo a dare la colpa a se stesso oppure agli altri.

4.Persistente stato emotive negative (per es. , paura, orrore, rabbia, colpa o vergogna).

5.Marcata riduzione di interesse o partecipazione ad attività significative.

6.Sentimenti di distacco e di estraneità verso gli altri.

7.Persistente incapacità di provare emozioni positive (per esempio incapcità di provare felicità, soddisfazione o sentimenti d’amore).

E. Marcate alterazioni dell’arousal e della reattività associati iniziate o peggiorate dopo l’evento/i traumatico/i come evidenziato da due (o più) dei seguenti criteri.

1.Comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione) tipicamente espresso nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone e oggetti.

2.Comportamento spericolato o autodistruttivo.

3.Ipervigilanza.

4.Esagerate risposte d’allarme.

5.Problemi di concentrazione.

6.Difficoltà relative al sonno (per es. difficoltà nell’addormentarsi o nel rimanere addormentati, oppure sonno non ristoratore).

F. La durata delle alterazioni (Criteri B,C, D, E) è superiore a un mese.

G. L’alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
H. L’alterazione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. farmaci, alcol) o a un’altra condizione medica (per es. lieve danno cerebrale da trauma), e non è meglio spiegato da un disturbo psicotico breve.

 

DISTURBO DA STRESS ACUTO.

A. Esposizione a morte reale o minaccia di morte, gravi lesioni oppure violenza sessuale in uno (o più) dei seguenti modi

1.Fare esperienza diretta dell’evento/i traumatico/i.

2.Assistere direttamente a un evento/I traumatic/i accaduto ad altri.

3.Venire a conoscenza di un evento/i traumatico/i accaduto a un membro della famiglia oppure a un amico stretto. In caso di morte reale o minaccia di morte di un membro della famiglia o di un amico, l’evento/i deve essere stato violento o accidentale.

4. Fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli avversivi dell’evento/i traumatico/i (per es. I primi soccoritori che raccolgono resti umani, agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori).

Nota: il criterio non si applica all’esposizione attraverso media elettronici, television, film, o immagini, a meno che l’esposizione non sia legata al lavoro svolto.

B. Presenza di nove (o più) dei seguenti sintomi di ciascuna delle cinque categorie relative a intrusione, umore negativo,dissociazione, evitamento e arousal, che sono iniziati o peggiorati dopo l’evento/ 

traumatico/i: 

 

SINTOMI DI INTRUSIONE 

1.Ricorrenti, involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell’evento traumatico;

2.Ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e/o le emozioni del sogno sono collegati all’evento/i taumatico/i;

3.Reazioni dissociative (per es. flashback) in cui il soggetto sente o agisce come se l’evento/i traumatico/i si stesse ripresentando;

4.Intensa o prolungata sofferenza psicologica e marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento/i traumatico/i.

 

UMORE NEGATIVO 

5. Persistente incapacità di provare emozioni positive (per esempio incapacità di provare felicità, soddisfazione o sentimenti d’amore).

 

SINTOMI DISSOCIATIVI 

6.Alterato senso di realtà del proprio ambiente o di se stessi (per es. vedere se stesso da un’altra prospettiva, essere in stato confusionale, rallentamento del tempo).

7.Incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell’evento/i traumatico/I (dovuta tipicamente ad amnesia dissociative e non ad altri fattori come trauma cranico, alcol o droghe)

 

SINTOMI DI EVITAMENTO 

8.Tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relative o strettamente associate all’evento/i traumatico/i

9.Tentativi di evitare fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relative o strettamente associate all’evento/i

 

SINTOMI DI AROUSAL 

10. Difficoltà relative al sonno (per es. difficoltà nell’addormentarsi o nel rimanere addormentati, oppure sonno non ristoratore).

11.Comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione)

tipicamente espresso nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone e

oggetti.

12.Ipervigilanza.

13.Problemi di concentrazione.

14.Esagerate risposte di allarme.

C. La durata dell’alterazione (sintomi del criterio B) va dai tre giorni a un mese dall’esposizione al trauma. Nota: Tipicamente i sintomi iniziano immediatamente dopo il trauma ma è necessaria per almeno 3 giorni e fino a un mese per soddisfare i criteri del disturbo.
D. L’alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
E. L’alterazione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. farmaci, alcol) o a un’altra condizione medica (per es. lieve danno cerebrale da trauma), e non è meglio spiegato da un disturbo psicotico breve. 

L’aspetto distintivo del disturbo post traumatico da stress è rappresentato dall’esposizione ad un grave evento traumatico, che viene poi rivissuto, causando forte ansia, senso di impotenza ed evitamento delle situazioni associate al trauma. In particolare la persona deve essere stata coinvolta direttamente, o come spettatrice, in un evento che ha implicato lesioni gravi, morte o pericolo di morte, o comunque una minaccia all’integrità fisica del soggetto o di altre persone. Nel disturbo post-traumentico la persona oltre a richiamare spesso alla mente il trauma vissuto, mediante “flashback” o incubi notturni, e ad evitare tutto ciò che rimanda all’evento traumatico, spesso manifesta un generale ottundimento della reattività (diminuito interesse, senso di distacco e di estraniamento, incapacità di provare emozioni positive). Infine, si riscontra spesso aumentata attivazione fisiologica come difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà di concentrazione, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. A volte l’esordio dei sintomi è ritardato, verificandosi dopo molti mesi o anche anni dall’evento traumatico.

 

DISTURBI DELL’ADATTAMENTO.

DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI CON ALTRA SPECIFICAZIONE

DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI SENZA SPECIFICAZIONE